| Una vita bio
Primavera per lo sviluppo sostenibile
Fare dell’Italia uno dei poli d’eccellenza della bioeconomia nel mondo, dove sia facile investire, fare ricerca e fare impresa riconciliando crescita economica, tutela dell’ambiente e sviluppo sociale. Questi gli obiettivi del Cluster tecnologico nazionale della chimica verde SPRING (Sustainable Processes and Resources for Innovation and National Growth), nato nel 2012 su iniziativa di Biochemtex, Novamont, Versalis e Federchimica per promuovere bioindustrie a basse emissioni di carbonio, efficienti sotto il profilo delle risorse e competitive a partire dalla ricerca nel campo delle materie prime rinnovabili. Considerando che entro il 2030 l’OCSE stima che la popolazione mondiale raggiungerà gli 8,3 miliardi, con un incremento del 57 per cento del reddito medio annuo globale pro-capite (8600 dollari), ci si aspetta una crescita della domanda mondiale di servizi che garantiscano una migliore qualità e durata della vita, al pari della domanda di risorse naturali essenziali, come cibo, mangimi per animali, fibre per abbigliamento e arredamento, acqua pulita ed energia. Si aggiunge l’evidenza che molti degli ecosistemi che sostentano le società umane sono sovra-sfruttati in modalità non sostenibili nel tempo, e che i cambiamenti climatici non potranno che esacerbare le problematiche ambientali, incidendo in modo negativo sull’offerta di acqua e sulla produttività agricola. Diventa cruciale il passaggio rapido verso un’economia circolare, ossia “un’economia pensata per potersi rigenerare da sola” (come definito dalla Ellen McArthur Fundation), tramite l’utilizzo e valorizzazione di scarti per la produzione di prodotti con processi a basso impatto energetico e che permettono la riduzione di emissioni di carbonio. Ad oggi sono 12 le Regioni italiane che hanno aderito alle attività di SPRING (riconosciuto dal MIUR-Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) e numerosi gli Istituti universitari e i Centri di ricerca europei coinvolti. Le sfide principali: la formazione di personale qualificato, l’impulso alla ricerca pubblica e privata, la spinta delle istituzioni verso politiche nazionali che valorizzino i prodotti bio-based in ogni campo (clusterspring.it).
Giuliana Zoppis